Quando mi chiedono di presentarmi, io penso sempre a me stessa come ballerina e scrittrice. E’ vero, da molti anni lavoro tantissimo nella regia che è diventata una parte importante di me, ma è con la ginnastica artistica che ho iniziato (a cinque anni) e con il grande insostituibile amore della mia vita: la danza e, subito dopo, la scrittura. Collaboravo al giornalino della scuola in quinta elementare 📰 😊 anche se, sempre a quell’età, ho cominciato anche a recitare nelle rappresentazioni scolastiche. Ho iniziato danza classica con la Maestra Wilma Valentino e dopo pochi mesi sono entrata all’Accademia Nazionale di Danza di Roma, dove sono rimasta tre anni e dove ho frequentato anche le scuole medie. Il mio debutto professionale è a dodici anni al teatro Olimpico con “Undine” in seguito ad un’audizione con la compagnia della Filarmonica Tedesca; da allora ho ballato in alcuni spettacoli, recitato, girato pubblicità finché non sono partita per gli Stati Uniti per studiare presso le scuole Alvin Ailey Dance Center e Step Studio a New York, realizzando un sogno. Sono da sempre appassionata di cinema e di film in bianco e nero, amo registi come Howard Hawks, John Hughes, Lubitsch, Fritz Lang, Argento, Wes Craven, Ron Howard e Cuaron (ne ho lasciati fuori un bel po’…) ma soprattutto, già a dodici anni conoscevo a memoria musical e protagonisti. Dunque, la scelta più logica fu New York prima, e Los Angeles poi. Tra i miei Maestri, coreografi internazionali come Jaime Rogers (Saranno Famosi), e Coleen Walsh (Grammy Awards) . Oltre al balletto, ho studiato Lyrical Jazz, Funky e un po’ di contemporaneo ma senza abbandonare il mio amore per la scrittura finché, dopo qualche anno (troppo presto!) ho deciso di passare dietro le telecamere; e così, nonostante avessi già un diploma, mi sono iscritta all’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini dove ho studiato per diventare tecnico audio, montatore e operatore, sino alle recenti Masterclass di regia con Ron Howard e di sceneggiatura con Shonda Rhimes. Non vi dico l’emozione. Lo so, sono nell’ambiente da più di trent’anni, ma questo lavoro mi fa ancora battere il cuore .
Dal 1996 ad oggi ho lavorato sui set e in post-produzione in qualità di traduttrice, doppiatrice, assistente, aiuto regista, regista, segretaria di edizione e autrice per cinema, pubblicità, radio, doppiaggio, televisione e teatro, che amo sempre moltissimo. Produzioni internazionali e indipendenti: Rai, Columbia Pic.-Tri Star, Paramount, Filmmaster, Viacom, Sky, Festival di Cannes, etc. Le mie esperienze televisive comprendono programmi in diretta e di post-produzione; tra i lavori cui ho preso parte per Rai: Eurovision Song Contest (Torino 2022 e Kiev 2017 – Gabbani), 57° Festival di Sanremo (Baudo), Speciali Super Quark: (9) documentari di due ore ciascuno che vedono un lavoro di ripresa sia in esterni che in interni e di post-produzione con ricostruzioni grafiche, virtual set, film e immagini di repertorio; ho seguito Piero Angela in Italia, in Giappone e a Istanbul per Rai 1. E ancora, Domenica In (quattro edizioni Venier- Baudo), Nemo, Uno Mattina (varie ediz.), Fiorello W Radio 2 minuti, 50 Canzonissime (C. Conti), Oscar della Tv, Concerto del 1° Maggio, Telethon (F. Frizzi, cinque ediz.) Ballando con le Stelle, Presa diretta, I Grandi della Letteratura Italiana (n. 20 documentari per Rai 5 e Corriere della Sera), Visionari e Città Segrete-Parigi (Corrado Augias), Voyager -Ediz.3,4,5. A Settembre di quest’anno su Rai 1 è andato in onda The Sound of Beauty, il dietro le quinte di 30 minuti sull’Eurovision Song Contest che ho scritto e diretto. Attualmente sto lavorando a un nuovo libro e a una nuova sceneggiatura, e alla mia trilogia Fantasy. Oltre a un programma che solletica il mio spirito da documentarista e la mia voglia di tornare On the Road…
Edgar Allan Poe, il Racconto di un Uomo
Opera originale ispirata ad alcuni versi di Poe. In scena e in tournée dal 2012
” O dolce e ingannevole vergogna che con il tuo candore mi hai stregato, mostra ora umilmente ciò che porti in grembo, rivela al mondo quel patto con la natura di cui sei artefice e complice e che in questa scomoda posizione ti ha gettato. Chi … chi osa prendere il mio posto nel tuo corpo? Chi si sta muovendo ora dentro di te riuscendo a vedere parti ch’io non vidi, ad arrivare dove io non fui. A conoscere e a risalire torrenti ch’io non ebbi a conoscere. Chi.. Chi ti conoscerà meglio di me che pure in tutti i modi più perversi e segreti ti ho avuto ma che così in fondo non potei mai arrivare.. Chi.. è riuscito a sentire quello che io non potrò mai avere. Chi ha potuto avere te in un modo che mi è impossibile emulare. Chi.. Si sta fondendo con il tuo respiro indebolendo il ricordo di me, che non potrò mai competere..“
© E.D. Infante
The Sound of Beauty – Un Viaggio dietro le Quinte. Personalmente amo pensare a The Sound of Beauty non solo come a un viaggio dietro le quinte dell’Eurovision Song Contest ma anche come a un viaggio intorno al mondo anzi, molteplici mondi, tanti quanti sono i diversi aspetti artistici, professionali e non che vengono esplorati nei suoi trenta minuti. Girato nell’arco di un mese e mezzo, cominciato quando gli interpreti non erano ancora arrivati e la scenografia era “solo” un progetto su carta, questo speciale si propone di offrire una visione completa di questo evento, dalla costruzione del palco sino alla serata finale. Ma soprattutto tra artisti, paesi, culture e tradizioni molto diverse tra loro questa kermesse è prima di ogni altra cosa una splendida esperienza umana oltre che canora, che la rende unica nel suo genere. Il tutto attraverso interviste a registi, tecnici del suono, direttori della fotografia, conduttori, costumisti, truccatori e addetti ai lavori che ci spiegano in cosa consiste il loro ruolo mentre immagini di grande qualità ci svelano come è impostata una ripresa televisiva. Dal pullman regia ai movimenti delle telecamere all’emozione degli Artisti prima di salire sul palco; un viaggio dietro le quinte, appunto, impreziosito da effetti grafici, un gran lavoro di montaggio e confronti continui tra le prove e il risultato finale che racconta la magia che succede appena la luce della diretta si accende, celebrando un grande lavoro di squadra, circa quattrocento persone, e tanta passione. Grazie per la visione, Elettra Dafne.